Molto spesso
si fa un’enorme confusione tra “terapie infiltrative profonde” (intrarticolari
o non) e “mesoterapie”.
Le prime
sono quelle che usiamo soprattutto nelle grandi articolazioni (prevalentemente ginocchio
e spalla) dove vengono inoculati o farmaci corticosteroidi, o farmaci
viscosupplementativi in caso di artrosi.
Cosa ben
diversa è la mesoterapia. Questa si caratterizza per la somministrazione di
farmaci per via intradermica distrettuale o loco-regionale. Va da sé, quindi,
che i farmaci inoculati possono essere i più disparati, andando dai farmaci
antinfiammatori, agli omotossicologici, ai corticosteroidi. Tutti questi
farmaci, così somministrati
(pluriinoculazioni locali con aghi da 4-6 mm 25G) hanno ovviamente una
grande attività locale (non tutto il farmaco va in circolo) ma scarsi effetti
collaterali generali.
Da ciò l’efficacia e la estrema maneggevolezza della
mesoterapia rispetto alle terapie per bocca o intramuscolo. E’ ovvio che tale
terapia è comunque una terapia farmacologica, per cui, pur appartenendo al
novero delle fisioterapie, può essere praticata solo da personale medico qualificato. Non esiste infatti, a mio avviso, la figura del “mesoterapista” che attua delle terapie prescritte da altri. Tale terapia deve infatti essere proposta e praticata dagli stessi sanitari, specialisti della materia, che dopo una attenta visita e diagnosi possono praticare le inoculazioni intradermiche. Successivamente ad un'attenta anamnesi, vanno valutate possibili interazioni tra farmaci, inserendo eventualmente il trattamento mesoterapico in un programma terapeutico che veda la complementarietà di altre fisio-terapie (manuali o strumentali) effettuate da altre figure professionali. La mesoterapia pertanto è una importante componente del nostro bagaglio terapeutico, lungi dal far parte della cosiddetta “altra medicina” può essere acclusa nel novero della clinica medica, attuata da medici specialisti esperti nel campo ortopedico e fisiatrico.
Dott. Luigi Girvasi
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