martedì 28 ottobre 2014

Bioetica e Riabilitazione



La Bioetica è una disciplina che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali nell’ambito delle scienze biomediche, definendo criteri e limiti di liceità alla pratica medica e alla ricerca scientifica, permettendo che il progresso avvenga nel rispetto di ogni persona umana e della sua dignità.



Per l’ampiezza del suo significato si suddividono fasce di interesse in base all’età della vita ,quindi la nascita,la qualità della vita e il fine della vita.
Gli attuali temi della bioetica sono emersi nel contesto della società,in particolare quella nordamericana,dopo la seconda guerra mondiale,con la formulazione del Codice di Norimberga in risposta ai crimini contro la dignità umana. Con tale codice si volle rendere obbligatorio il consenso volontario del soggetto umano espresso in libertà e nel pieno delle proprie capacità. Tuttavia si evidenziò presto che la deontologia medica non fosse in grado di prevenire gli abusi sperimentali, e che nei paesi occidentali contasse l’autodeterminazione del paziente nel volersi sottoporre anche a sperimentazioni pericolose, nella speranza di una qualità di vita migliore o solo di un prolungamento. Da tale necessità scaturì la formazione di organismi decisionali e consultivi con lo scopo di analizzare le questioni poste dalla società e dalla ricerca scientifica. Uno dei primi aspetti ad essere affrontato fu quello delle disabilità,con la stesura della Dichiarazione dei diritti delle persone handicappate ad opera delle Nazioni Unite nel 1975. Tale dichiarazione si può sintetizzare nel seguente modo:
 
- Il termine portatore di handicap designa qualunque persona incapace di garantisci per proprio conto le necessità quotidiane,in ragione di una minorazione.

- Il portatore di handicap ha un diritto connaturato al rispetto della sua dignità umana.

- Il portatore di handicap ha diritto alle misure destinate a consentirgli la più ampia autonomia possibile.

martedì 21 ottobre 2014

Terapia Infiltrativa Transepidermica (SIT Therapy)




La sit therapy è un dispositivo medico elettroterapico utilizzato per veicolare principi attivi farmacologici chimici o di estrazione vegetale negli spazi intra ed extra cellulari.







Vale a dire che utilizza una particolare elettricità controllata per far penetrare attraverso la pelle ed all'interno del nostro corpo delle sostanze al fine di curarci.

In questo breve articolo parleremo in modo divulgativo di tale metodica utilizzata anche nel nostro centro, per chi avesse voglia e competenze per un approfondimento specifico consigliamo di visitare il seguente sito web: winformweb.it.

Dunque molti potrebbero pensare che stiamo parlando della classica ionoforesi, ma in realtà non è cosi. La ionoforesi per fenomeno elettrico denatura il principio attivo dividendolo in due parti, questo determina un'efficacia ridotta del trattamento come ormai dimostrato da oltre 10 anni.

La SIT therapy invece utilizza una particolare corrente ed un gel di conduzione che “spingono” la sostanza all'interno del corpo.

Il macchinario infatti si avvale di una corrente elettrica che dilata i pori della pelle (fenomeno dell'elettroporazione) e consente il passaggio del gel arricchito delle molecole farmacologiche senza che queste vengano modificate dalla corrente. Il gel utilizzato funziona come un mezzo di trasporto per le sostanze curative che poi vengono lasciate nei microspazi tra le cellule dei diversi tessuti del corpo (maggiormente pelle, fascia, muscoli e tendini) svolgendo il loro effetto curativo.



martedì 14 ottobre 2014

Terapie infiltrative e mesoterapie antalgiche

Molto spesso si fa un’enorme confusione tra “terapie infiltrative profonde” (intrarticolari o non) e “mesoterapie”.
Le prime sono quelle che usiamo soprattutto nelle grandi articolazioni (prevalentemente ginocchio e spalla) dove vengono inoculati o farmaci corticosteroidi, o farmaci viscosupplementativi in caso di artrosi.
Cosa ben diversa è la mesoterapia. Questa si caratterizza per la somministrazione di farmaci per via intradermica distrettuale o loco-regionale. Va da sé, quindi, che i farmaci inoculati possono essere i più disparati, andando dai farmaci antinfiammatori, agli omotossicologici, ai corticosteroidi. Tutti questi farmaci, così somministrati  (pluriinoculazioni locali con aghi da 4-6 mm 25G) hanno ovviamente una grande attività locale (non tutto il farmaco va in circolo) ma scarsi effetti collaterali generali.
Da ciò l’efficacia e la estrema maneggevolezza della mesoterapia rispetto alle terapie per bocca o intramuscolo. E’ ovvio che tale terapia è comunque una terapia farmacologica, per cui, pur appartenendo al novero delle fisioterapie, può