martedì 28 luglio 2015

I danni da infradito


Con l'arrivo dell'estate molti di noi iniziano "finalmente" a indossare quello che è considerato l'accessorio per eccellenza dell'estate: le infradito





Ciò è comunemente considerata una pratica quasi liberatoria per il piede, così compresso e ristretto nelle scarpe chiuse invernali. Questa piacevole convinzione è però destituita di qualsiasi verità scientifica.
Molti dei problemi di appoggio e di postura che il piede presenta, vengono infatti accentuati dall' uso di tali calzature. Analizziamo uno per uno i vari problemi che possono presentarsi:

martedì 23 giugno 2015

Il Linfodrenaggio

 



Si parla spesso del Linfodrenaggio in vari ambiti, dal contesto estetico a quello riabilitativo,ed in effetti nessuno di questi rami applicativi è esente da un efficace coinvolgimento di tale metodica, è una tecnica manuale che consiste in una modulazione ed una canalizzazione della Linfa.

Che cos’è la Linfa?
Fluido organico di derivato, prodotto in siti anatomici denominati cisterne, dislocate in vari distretti dell’organismo, collegate tra loro da condotte denominate canali, decorrenti a livello anatomico in parallelo ad arterie e vene. Le cisterne ed i canali sono ubicati  nei tessuti

lunedì 19 gennaio 2015

Portatori di protesi articolari: quale sport?

La sostituzione protesica di anca o di ginocchio  rappresenta una procedura, ormai molto diffusa, nelle lesioni traumatiche o degenerative articolari (artrosi).
Le cause più comuni di fallimento di un impianto protesico sono l’usura, la rottura della superficie articolare e la mobilizzazione settica o asettica della protesi.
Paziente con protesi del ginocchio bilaterale
Usura e rottura sono principalmente da addebitare al carico che le protesi devono sopportare. Ne consegue quindi che il peso corporeo della persona e il tipo di attività svolte possono portare ad una usura minore o maggiore a seconda dei casi. Ad esempio nel camminare il peso corporeo che grava su una protesi di ginocchio o di anca è pari al 50% del peso; nella corsa, anche a medio-bassa intensità, il  peso che grava sull’arto è al 200-300% del peso corporeo. La garanzia di durata dell’impianto

Idrokinesiterapia: indicazioni sul trattamento riabilitativo

Da alcuni anni ormai si parla dell’attività in acqua come coadiuvante nel trattamento riabilitativo. Ma è una terapia indispensabile, utile o non necessaria? Cerchiamo di fare chiarezza.
L’acqua può essere un ottimo alleato nel trattamento FKT, purché se ne conoscano perfettamente i dati vantaggiosi e quelli meno idonei.
Innanzitutto specifichiamo che quando si parla di idrokinesiterapia non si parla assolutamente né di nuoto né di acqua-gym. Il primo è infatti un vero e proprio sport con tutte quindi le indicazioni e controindicazioni del caso (vedi articolo precedente sul nostro blog sull’attività natatoria!).
Nel caso dell’acqua-gym, si parla di un’attività di piscina tendente ad aumentare il trofismo muscolare e migliorare le performance cardiovascolari del soggetto sportivo, ma quindi indicato nel paziente da riabilitare. In questa attività infatti, l’acqua è usata prevalentemente come aumento della resistenza al movimento e non come facilitazione di esso.
Altro punto da chiarire è che la idrokinesiterapia è un’attività sanitaria a tutti gli effetti, e pertanto non potrebbe essere svolta in piscine che non presentino questi specifici permessi. In particolare la piscina a fini terapeutici dovrà avere una temperatura non di 26°C ma di 32°C. Dovrà avere una discesa in

martedì 6 gennaio 2015

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva figura chiave nelle malattie neuropsichiatriche infantili



Nel vasto campo della riabilitazione, molto spesso si parla di fisiatra, fisioterapista, chinesiologo ed osteopata. Difficilmente si parla e si valuta nel novero delle attività riabilitative, di una importante figura professionale ovvero il “Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (Tnpee) “.
Soltanto chi ha figli che  hanno bisogno di tale professionita , ne comprende appieno il ruolo chiave e la specificità lavorativa. Cerchiamo quindi di fare chiarezza !