lunedì 17 novembre 2014

Camminare per sport

Quando si parla di camminare, viene spesso in mente un’attività rivolta alla terza età. Questa immagine ha pertanto seguito per anni il destino del trekking senza considerare che invece può essere un’attività utile a tutte le età e con molti meno costi e rischi di altre, a parità di risultati.
La camminata sportiva ha però delle regole che devono essere conosciute per essere completamente efficaci.
Per prima cosa bisogna valutare la velocità di esecuzione: la cosiddetta camminata lenta o passeggiata, è un’attività appunto lenta, a 1.5-3 Km/h, ovvero a circa 60-80 passi/min. E’ una camminata quindi comoda (mentre camminare al di sotto di 1.5 Km/h sarebbe inefficace, oltre che scomoda). Anche una camminata lenta è utile in quanto migliora il tono muscolare, la circolazione, aiuta a controllare il peso (fa consumare circa 100 Kcal in un’ora), tuttavia non porta miglioramenti a livello di benessere aerobico e
cardiovascolare. E’ quindi soltanto un primo stadio per attività più spinte.
La camminata naturale o il trekking invece, comportano una velocità compresa tra i 4.5 e i 5.5 Km/h. Ciò  provoca un dispendio calorico di circa 300-400 kcal/h.
La camminata sportiva (podismo) prevede una velocità superiore, di circa 11 Km/h. A tale velocità il dispendio energetico, e quindi la fatica riportata, è superiore alla corsa a pari velocità.
La velocità ottimale del trekking e dell'escursionismo, è quindi di 4.5-5.5 Km/h, velocità del tutto sostenibile per un soggetto in buona salute e discretamente allenato. In tali condizioni abbiamo, rispetto alla corsa, degli indubbi vantaggi:
1- Minor impatto sulle articolazioni portanti (piede, ginocchio, anca)
2- Minor “usura” sulle cartilagini articolari
3- Facilità nel calcolare momento per momento il nostro impegno cardiovascolare (valutazione del battito cardiaco) ed il nostro dispendio energetico.
Però, anche per una attività così semplice ed intuitiva, dobbiamo fare attenzione.
Innanzitutto l’uomo finisce di imparare a camminare perfettamente intorno ai 7-9 anni!
Vari studi hanno dimostrato che il 75% delle persone apprende a camminare in maniera corretta e che il 25% lo fa in maniera errata (alcuni fra l’altro camminano in modo scorretto per difetti di appoggio o calzature inappropriate!). Se quindi si percepisce qualche problema, specie al piede, meglio sottoporsi a controllo.
Il saper camminare quindi è una specie di "scuola", dove gli insegnanti sono prima i genitori e poi se stessi come autodidatti: prove, errori e voglia di riuscire.
Meglio quindi non fare lunghe escursioni da soli, specie all’inizio, ma intraprendere questa attività con costanza, magari in allegria insieme ad altri (meglio se più esperti) che possano darvi consigli e giudicare visivamente il vostro modo di camminare e le vostre attrezzature.
Consigliamo quindi di “affiliarvi” a gruppi di cammino già esistenti come quello del nostro centro Me.Ri.Ben. Genzano affiliato a sua volta al gruppo di cammino “Cammina che ti passa”.
Ricordando quindi che il passeggiare e il trekking possono essere un ottimo sport per tutte le età e per tutte le tasche, buon cammino a tutti con l'augurio di vederci sui sentieri naturalistici dei nostri Castelli.

Dott. Luigi Girvasi

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