Il corpo umano è una macchina che deve essere messa in
condizione di funzionare nel migliore dei modi.
Quella di un atleta agonista è una vettura da competizione.
Per tutte le altre persone invece può
essere un’utilitaria o una fuoriserie, l’importante però è che si cerchi sempre di
tenerla funzionante nel migliore dei modi, così ci trasporterà il più lontano e
il più a lungo possibile.
Poiché il corpo umano è sì una macchina capace di correre
veloce e andare lontano , ma non è esente da guasti o incidenti, ogni tanto
l’apparato muscolo – scheletrico e articolare si blocca e bisogna intervenire.
Dopo un’attenta diagnosi medica , l’intervento prevederà:
- Riduzione della fase acuta;
- Recupero del movimento;
- Recupero della forza e resistenza muscolare;
- Recupero della coordinazione e dell’equilibrio;
- Rimessa in campo con il recupero delle abilità sportive e del gesto atletico.
E’ proprio in questo momento che emerge l’importanza del
preparatore atletico il quale deve identificare in quale delle fasi
precedentemente descritte (non isolate ma interconnesse tra loro) si trova
l’atleta infortunato.
Deve determinare il carico giornaliero di lavoro che
l’atleta può sostenere, in modo da evitare sovraccarico o sottocarico.
Chiarire bene all’atleta la differenza tra GUARIGIONE
BIOLOGICA e GUARIGIONE FUNZIONALE , dove per ripresa funzionale si intende il
recupero della piena potenzialità sul compito di gara.
Impostare un programma di mantenimento preventivo dopo
aver completato la fase di rientro
all’attività agonistica.
Il preparatore atletico deve assolutamente lavorare in
collaborazione con il medico, il fisioterapista e soprattutto con l’allenatore.
Per un atleta AMATORIALE, invece, dopo
un’attenta valutazione delle condizioni di salute e sportive e dopo
l’intervento medico e fisioterapico, si procederà ad un incremento delle
capacità aerobiche e muscolari della persona in questione. Gli esercizi
proposti a carattere generale
miglioreranno il tono muscolare e la coordinazione motoria.
In tutti i casi si valuteranno i miglioramenti con test
adeguati.
Inizialmente faremo un lavoro di condizionamento organico e
muscolare, poi passeremo a definire il lavoro in modo più specifico a seconda
del miglioramento.
Gli allenamenti avranno una cadenza di tre volte a settimana
e come obiettivo arrivare ad effettuare
la gara amatoriale tanto amata.
Buon lavoro.
Marco Rossi
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