L’artrosi è una malattia degenerativa che usura la
cartilagine articolare e successivamente l’osso al di sotto di essa, provocando
infiammazione, dolore ed impotenza funzionale. Parola chiave quindi è “l’usura
dell’articolazione”. Tale usura è correlata
prima di tutto all’età del soggetto, età però intesa non solo come “anni
che passano” ma come “chilometri fatti”. Come una macchina l’articolazione va
valutata in tali termini con più anni è facile aver percorso molti chilometri,
ma è anche possibile che tali chilometri, per l’attività lavorativa usurante o
l’attività sportiva stressante, possano essere coperti in pochissimi anni e
quindi generare precocemente artrosi in alcune articolazioni.
Continuando con l’esempio della macchina è ovvio che se tale
macchina viene costantemente usata al di sopra del proprio carico normale (ad
esempio con più persone a bordo) si usurerà di più. E’ questo il caso, nella
macchina umana, del sovrappeso che porterà più usura nelle articolazioni portanti
(anche, ginocchia, caviglie).
Quindi, date queste premesse, lo sport è
preventivo o no ?
Se si parla di sport amatoriale (circa 2 ore a settimana)
questa attività può risultare non particolarmente usurante. Cosa ben diversa è
l’attività agonistica (2/3 ore o più al giorno)il cui fine non è il benessere
fisico ma il miglioramento della performance tale attività non può, a lungo
andare, che essere usurante sulle articolazioni più sollecitate, specie se tale
attività si svolge in età non più giovanissima. Mentre quindi, in età precoce,
tranne rari casi, non vi sono preclusioni per vari tipi di sport, dopo i 50
anni, le attività sportive praticate, dovrebbero essere scelte in accordo con
il medico sportivo, in base al proprio peso, al proprio allenamento, alle proprie
patologie ed al grado di usura delle proprie articolazioni.
Vale a tale proposito ricordare che non necessariamente per
essere in forma bisogna praticare sport gravosi ed alla moda. Anche programmi
di “walking” (camminata sportiva) attuati costantemente, possono produrre
benefici effetti sul corpo e sulla mente, non sovraccaricando oltremisura
articolazioni già “provate” da anni di lavoro o di sport.
Quindi……..buona attività a tutti
Luigi Girvasi
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